Titolo: La conchiglia blu
Autore: Elisabetta Raviola
Casa editrice: Libro aperto international publishing

“La conchiglia blu” è un romanzo a doppio volto. I protagonisti infatti sono due e a capitoli alterni vengono narrate le vicende dell’ uno e dell’ altra.
Pierluca e Irene sono molto diversi tra loro: Pierluca è un artista, un uomo di mondo pieno di avventure e appuntamenti; Irene é una professoressa di latino, dedita unicamente al suo insegnamento e amante dei libri. Sembrano quasi due opposti: da una parte l’uomo esuberante che fa esperienza del mondo e dall’ altra la donna timida che si richiude in se stessa e nelle sue abitudini. In comune però hanno un passato pieno di dolore e inganni e un presente vissuto all’ insegna della solitudine e dell’ incomprensione.
A capitoli alterni l’autrice ci fa entrare nella loro vita e in quelle che sono le loro emozioni.
Come si può ben immaginare, i due protagonisti non si conoscono ancora. Si incontreranno più volte, di sfuggita e basterà un solo sguardo per far nascere in loro la consapevolezza che quel vuoto che si portano dentro può essere colmato.

Interrompo qui la trama perché cadrei involontariamente nello spoiler, anche se il finale non é poi difficile da immaginare.

Di Elisabetta Raviola ho già letto “E più in alto ancora” e se siete interessati potete trovare qui la recensione.
Devo dire la verità: mi aspettavo molto di più da questo romanzo. Col suo libro precedente mi ha conquistata ma, con “La conchiglia blu” mi ha affossata.
Partiamo dal principio. Innanzitutto la tecnica di scrittura a capitoli alterni non è cosa nuova ed ormai è una tecnica molto utilizzata da tutti (vedi: “L’eleganza del riccio” o “Ma le stelle quante sono” e potrei elencarne tanti altri). La cosa che non mi è piaciuta è stata la trama troppo scontata e banale. Sono riuscita ad immaginarne il finale già dalle prime pagine. Speravo di trovare qualche colpo di scena durante la narrazione ma nulla, il romanzo è filato liscio con l’unico scopo di far incontrare i due. Inoltre è la tipica storia da “colpo di fulmine” e “opposti che si attraggono”.
Tutti noi consideriamo “bello” un libro che riesce a trasmetterci emozioni. Mi dispiace dirlo ma questo romanzo non mi ha lasciato nulla.
“E più in alto ancora” mi era piaciuto proprio perché molto introspettivo, qui invece non sono riuscita a cogliere bene la psicologia dei personaggi.

“La conchiglia blu” lo considererei uno di quei romanzi senza infamia nè gloria.

Tranquilli, non è completamente da bocciare.. Sono riuscita a trovare anche aspetti positivi.
Ho adorato la copertina. Ma voi direte “si Gaia, ma non si giudica mai un libro dalla copertina” ed avete ragione. Oltre alla copertina mi sono innamorata della figura di Irene e del suo amore per la letteratura e i libri. (Il suo amore per il latino invece non lo condivido molto ahah).
Mi è piaciuta anche la scena dell’ incontro tra Irene e Pierluca che si è svolta in libreria.. Diciamo che è la scena dei miei sogni.
Anche l’aspetto artistico di Pierluca e le considerazioni sull’ arte non sono da bocciare.

Un romanzo senza infamia nè gloria ma che di sicuro non rientra nei libri che leggo e rileggo.
Se l’ avete già letto o avete intenzione di acquistarlo mi piacerebbe conoscere anche i vostri pareri e confrontarci.

Come sempre: buona lettura, ci vediamo al prossimo post! Bacini.photo_2015-07-14_12-27-43

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